Questo è uno di quei posti che mi ero ripromessa di visitare prima o poi e che avevo messo in lista da qualche mese. La lista è ancora molto lunga e settimanalmente aggiungo mete interessanti che scovo in rete. In questo articolo vi parlerò del nostro weekend in Piemonte in camper in Val Formazza.
La Val Formazza: qualche cenno geografico
Una delle cose che amo di più è aprire la mappa e osservare i luoghi, studiare la localizzazione e memorizzare tutto. Le cartine sono le mie preferite e potrei trascorrere delle ore guardando e scrutando le regioni, laghi fiumi ecc.
Situata nelle Alpi Lepontine sulla punta estrema del Piemonte, la Val Formazza divenne la prima colonia Walser che acquisì e tramandò nel tempo le abitudini e la cultura di questo popolo d’oltralpe. Ricca di abetaie, pinete laghetti e montagne a tratti rocciose, la Val Formazza regala scorci panoramici interessanti. Nei piccoli borghi sono presenti case tipiche ornate di fiori e costruite con legno e pietre che attirano l’attenzione per la loro particolarità.
I Walser sono un popolo di origine germanica che abita le regioni alpine intorno al Monte Rosa, arrivarono intorno all’VIII secolo nel Vallese per poi trasferirsi lungo l’arco alpino tra Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria e Francia. Ancora oggi è visibile la loro presenza nei cartelli stradali a doppia lingua e nel dialetto parlato dai locali.
Formazza è un comune sparso, costituito cioè da tanti piccoli gruppi di case, alcuni tra questi sono: Canza, Ponte, Brendo. In tutto conta meno di 500 abitanti ed è il comune più settentrionale del Piemonte.
Trekking verso la Cascata del Toce
Grandiosa e monumentale. Ci sarebbero molti altri aggettivi adeguati per la cascata del Toce. L’avevo vista molte volte in foto ma, come accade spesso con le cascate, essere lì sotto trasmette molte emozioni travolgenti. Anche questa cascata però ha subito una modifica da parte dell’uomo per scopi idroelettrici e per questo non è sempre aperta ma subordinata ad orari prestabiliti. A monte si è creato il lago di Morasco tramite una diga e l’acqua viene convogliata a valle attraverso le tubature dell’Enel tranne negli orari di apertura della cascata.

Per poterla vedere si può partire dal piccolo borgo di Ponte, da Brendo oppure da Canza. Il sentiero si inerpica nel bosco in un susseguirsi di salite e falsopiani fino ad arrivare ad un punto panoramico.
Si prosegue ancora in piano e si arriva fin sotto la cascata dove c’è un ponticello in legno. Da lì si può ammirare tutta la maestosità della caduta.


Il sentiero prosegue molto in salita e permette di raggiungere la sommità della cascata dove è posizionato un balconcino panoramico a sbalzo.

Inutile dire che dal balconcino si ha una vista pazzesca sulla vallata sottostante dalla quale siete appena arrivati.
Se la vostra meta era la cascata il percorso termina qui e dovrete tornare a ritroso. Se invece siete ancora in forze potete scegliere di proseguire verso il borgo di Riale e poi verso il lago Morasco. Molte altre passeggiate sono possibili nei dintorni e vi invito a scoprirle dal sito ufficiale della Val Formazza
Trekking alla Cascata del Toce: informazioni pratiche
Dislivello: 397m
Tempo: 2 h
Difficoltà: T
All’uscita dal paese di Ponte si attraversa il fiume Toce e dopo pochi metri si prende il sentiero sulla destra. Attraversando le frazioni di Brendo e Canza sulla sponda orografica destra del Toce si arriva alla base della cascata (Sotto Frua).
Il sentiero sale, passando sulla sponda sinistra, e con tornanti ben disegnati e costeggiando la cascata si sale fino al salto iniziale, ben 142m.

Se si parte dall’area sosta si è già nella frazione di Brendo (evitando il pezzo da Ponte a Brendo) e il sentiero parte a pochi passi dall’area.
Lungo il percorso potete trovare fontanelle di acqua nella frazione di Canza, poi dovrete appoggiarvi alla vostra borraccia. Il dislivello non è esagerato e il sentiero è facile e adatto anche ai bambini, ma con scarpe adeguate visto il percorso su radici e rocce. Non è possibile percorrerlo con il passeggino, inoltre è molto ben segnalato quindi non rischiate di perdervi.
All’arrivo sulla sommità della cascata è presente un ristorante e un bar dove poter mangiare un pasto caldo oppure un panino veloce.
Val Formazza: dove sostare in camper
AREA CAMPER PUNTA SABBIONI: il paradiso tra le Alpi Lepontine. L’area è immersa nel verde tra fiori e abeti. A disposizione c’è un orto, una vasca idromassaggio riscaldata a legna, un percorso Kneip e moltissimi giochi in legno per bambini. Sembra più un campeggio che un AA. I gestori sono gentilissimi, attenti alle esigenze e sempre presenti. È strutturata a terrazze e c’è molto spazio per tendalino, tavolo e quant’altro. Dotata di camper service, elettricità, bagni e docce calde (a pagamento) lavatoio stoviglie e panni con acqua calda. Postazione Barbecue. Animali ammessi. Trovo che sia l’area attrezzata migliore che abbia mai visto, superiore anche ad alcuni campeggi.
Per accedervi è meglio prenotare al numero che trovate sul sito. All’arrivo troverete una cassa automatica e, con una cauzione di 5€, riceverete la tessera magnetica per pagare e per utilizzare le docce.





📍PUNTA SABBIONI AREA CAMPER Formazza frazione Brendo. Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte. N 46.3835 E 8.4254 per sapere prezzi e prenotare la sosta cliccare qui
📍PARCHEGGIO strada statale 659, Riale. N 46.4166 E8.4153 senza servizi, gratuito. Situato sopra la cascata sulla strada verso il lago di Morasco.
📍AREA CAMPER strada statale 659. N 46.4247 E 8.4055. Attrezzata con camper service, elettricità. Passa il gestore a riscuotere il pagamento. situata proprio sotto la diga del lago. Per arrivare alla cascata è necessario fare una passeggiata.
Alla prossima avventura

Veronica 🦋
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